Messaggi

Nelle ricerche artistiche di Gioventù sulle potenzialità estetiche dei sassi, l’artista ha da sempre condiviso il pensiero filosofico di Roger Caillois, autore di diversi saggi dedicati all’archetipa bellezza delle pietre tra i quali uno intitolato proprio “La scrittura delle pietre”. Si è peraltro sempre di più convinto che i segni trovati in un sasso non siano altro che una infinitesima parte dell’infinito racconto della storia della roccia madre da cui proviene.

Perciò ha indagato la scogliera di lava bianca che va dalla spiaggia delle Ghiaie a quella di Sansone, con l’intento di scoprire alcuni elementi di uniformità circa le inclusioni di tormaline nero-blu che la caratterizzano, ed ha trovato una incredibile varietà di forme, oltre a quelle più evidenti delle macchie tondeggianti.

La scoperta più interessante però è stata l’individuare soventi e precisi criteri compositivi in quei segni, orientati quasi a costruire archetipi calligrafici, tali da stimolare la creatività ad immaginare misteriose scritture. La conoscenza della leggenda degli Argonauti ha poi concluso la suggestiva

visione, facendo fantasticare all’artista d’esser di fronte a messaggi provenienti da un remoto passato, in cui la natura e l’uomo erano legati da un sacro ed indissolubile patto.

Così, attraverso tecniche ceramiche appositamente studiate, Alfredo Gioventù ha potuto imitare quei segni e ne ha riportato l’essenza su gran dei parte sassi in grés della collezione dei diffusori di profumo dell’Acqua dell’Elba. È nata così la collezione intitolata “Messaggi”.